IL TEMA
Il settore residenziale è responsabile di circa il 20% dei consumi energetici nazionali ed europei.
Il riscaldamento, grazie all’utilizzo di combustibili fossili (gas naturale in primis), risulta essere l’utenza più energivora.
Appaiono quindi evidenti i vantaggi nel valutare, sin dalla fase di progettazione di un edificio, la sostenibilità energetica, in modo da limitare i consumi e le emissioni nocive nell’ambiente ad essi associate. Questo vuol dire progettare strutture nelle quali sia garantita la qualità abilitativa sfruttando al meglio le tecnologie disponibili e gli apporti energetici naturali al fine di ottenere un livello di comfort ugualmente soddisfacente.
Legislativamente, il D. Lgs. 192, approvato il 19 agosto 2005 recepisce la Direttiva europea 2002/91 sul rendimento energetico degli edifici, la quale oltre a trattare in modo integrato tutti gli aspetti dell’efficienza energetica nel settore residenziale terziario, introduce:
- un metodo di calcolo del rendimento energetico;
- norme minime di rendimento per edifici nuovi e in ristrutturazione;
- un sistema di certificazione degli edifici;
- norme per l’ispezione regolare di caldaie e impianti di condizionamento.
Il D. Lgs. 192 disciplina gli aspetti sopraccitati, al fine di promuovere l’uso razionale dell’energia, e delega alle Regioni ed agli Enti Locali la predisposizione di programmi, interventi e strumenti volti all’attuazione delle nuove norme fissate dal decreto stesso. Esso si applica agli edifici di nuova costruzione e a quelli oggetto di ristrutturazione: per questi ultimi l’applicazione delle normative è graduale in relazione al tipo d’intervento in atto.
Sono comunque già esistenti esempi di attuazione di normative sull’efficienza energetica delle abitazioni.
La provincia autonoma di Bolzano ha proposto la certificazione energetica degli edifici nel programma CasaClima. E’ stata istituita una certificazione dei consumi energetici delle abitazioni, la cui metodologia è fondamentalmente simile a quella della certificazione degli elettrodomestici. Esistono varie classi di consumo, riferite alla superficie abitativa, con lo scopo di promuovere costruzioni per le quali le spese per il riscaldamento siano più basse, il benessere abitativo maggiore e che contribuiscano a salvaguardare l’ambiente.
Per accedere alla certificazione, gli edifici devono rispondere ai seguenti requisiti:
- fabbisogno per il riscaldamento inferiore ai 50 kWh/m2 all’anno;
- sistema di riscaldamento alimentato senza combustibili fossili, ma che sfrutti le fonti energetiche rinnovabili;
- assenza di materiali da costruzioni dannosi per l’ambiente;
- presenza di almeno uno dei seguenti provvedimenti ecologici: pannelli fotovoltaici, collettori solari termici per
l’acqua sanitaria o il riscaldamento, utilizzo dell’acqua piovana, tetto verde.
Tra i risultati più importanti di queste abitazioni. Inoltre è da sottolineare il fatto che a tale progetto hanno partecipato sia abitazioni singole, sia condomini ed edifici pubblici.
TIPOLOGIA
Opuscolo
ANNO DI PUBBLICAZIONE
2006
DISPONIBILITA’
Esaurito
COLLANA
Energicamente
A CURA DI
ISES
INDICE
Normativa in ambito energetico e urbanistico
Criteri di progettazione orientati verso il risparmio energetico
Bioarchitettura e bioclimatica
Edifici come isole energetiche