IL TEMA

L’energia ha un ruolo fondamentale in ogni aspetto della vita moderna. Quando si accende l’interruttore della luce probabilmente non ci si rende conto di cosa ci sia dietro quel semplice gesto: l’effetto è talmente immediato da far sembrare il tutto molto semplice. Questo porta, quasi inevitabilmente, a non considerare l’energia come un bene prezioso che non deve e non può essere sprecato.

La gestione dell’uso dell’energia è un concetto che già  sta entrando nella coscienza comune, ma che deve essere sottolineato con fermezza. Tra gli effetti del risparmio di energia, il più importante è la salvaguardia dell’ambiente: non è diffusa la consapevolezza che l’elettricità  che ci permette di accendere le lampadine è stata prodotta bruciando delle sostanze fossili, siano esse petrolio o gas e quindi rilasciando sostanze nocive nell’ambiente. Ma cosa significa risparmiare energia? Se non si accendessero più le lampadine, si avrebbe sicuramente un risparmio di energia consumata, ma non è questa la via da perseguire. Risparmiare significa, piuttosto, gestire l’energia in modo tale da ottenere il massimo effetto utile consumando il minimo. Questa gestione oculata va sotto il nome di Uso Razionale dell’Energia (URE).

La prima significativa veste normativa che contempla e promuove interventi di URE è la Legge 10 del 1991, che impone, per i fabbricati in cui sono installati impianti termici autonomi, una serie di obblighi relativi all’esercizio e alla manutenzione dell’impianto stesso, volti soprattutto ad aumentarne l’efficienza e a diminuire le emissioni di inquinanti in atmosfera.

Le politiche seguite negli ultimi anni sono state diverse: tra gli strumenti più utilizzati in passato vi era il ”finanziamento in conto capitale”, meccanismo che permette di abbassare sensibilmente i costi di investimento per gli impianti fornendo contributi in fondo perduto. Di recente istituzione è invece un nuovo tipo di incentivazione, indirizzato a premiare non l’istallazione, bensì l’energia effettivamente prodotta con gli impianti. Ci si sta riferendo, in particolare, al Decreto Ministeriale del 28 luglio 2005, comunemente noto come  ”Conto Energia”, applicabile all’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici, alla quale viene riconosciuta una tariffa incentivante. Le possibilità  tecnologiche ed economiche e le normative di riferimento sono molteplici; questa pubblicazione ha lo scopo di illustrarne alcuni tra i più importanti di interesse per le amministrazioni pubbliche.

TIPOLOGIA 

Rapporto

ANNO DI PUBBLICAZIONE

2006

DISPONIBILITA’

Esaurito

COLLANA

Energicamente

A CURA DI

ISES

INDICE

Il management dell’energia

L’energy auditing e la diagnosi energetica

La normativa energetica specifica per le strutture pubbliche

Come si fa l’analisi energetica

L’uso razionale dell’energia nelle sedi della pubblica amministrazione

Uno sguardo ai cambiamenti: la tecnologia dell’idrogeno

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